Tecniche applicate per la produzione teatrale

In tutto il percorso storico teatrale e scenografico, dal XVII secolo ad oggi, le diverse esperienze tecnologiche e di utilizzo dei materiali hanno visto una continua evoluzione sia in ambito artistico/antropologico che in quello prettamente tecnico/pratico. Il costante cambiamento sociale dei linguaggi e delle conseguenti esperienze performative, ha portato ad una evoluzione in parallelo del concetto di materiale e del suo utilizzo, da semplice elemento raffigurativo naturalistico, a quello di fattore fondamentale per la rappresentazione figurativa di un pensiero drammaturgico. E’ dunque imprescindibile oggi, con l’avvento di nuove tecnologie, non soffermarsi con attenzione verso le molteplici possibilità creative messe a disposizione dall’universo digitale per cercare di strutturare e ristrutturare nuovi orizzonti interpretativi e di sperimentazione artistica.

Pertanto dato il breve assunto introduttivo, il percorso didattico si articolerà in una prima fase di studio sull’origine e sull’evoluzione dei materiali in rapporto allo sviluppo di nuove tecniche di supporto relative alla rappresentazione artistico/visiva dello spazio scenico. Seguirà una seconda fase, dove sarà possibile, attraverso gli strumenti e le nozioni acquisite nella precedente parte del programma didattico, sviluppare percorsi di ricerca e di analisi dei materiali e delle tecnologie contemporanee sia attraverso lezioni frontali e sia direttamente sui progetti sviluppati all’interno della Scuola di Scenografia durante l’anno accademico. In alternativa, qualora non fosse possibile seguire tale percorso, verranno definiti nuovi elaborati, affinché lo studente sia in grado di affinare direttamente la propria conoscenza analitica e di sviluppo di un progetto tecnico/realizzativo in tutte le sue parti.

Oltre alle attività del corso, verranno eventualmente proposti incontri con i professionisti del settore e visite guidate all’interno dei teatri, dei laboratori di scenografia e di pittura di scena.

L’allievo sarà tenuto a presentare, attraverso un colloquio orale, un layout (in formato A3) illustrativo delle diverse fasi creative del progetto e del percorso svolto durante il semestre. Lo studente sarà valutato anche in base allo sviluppo del personale approccio critico al progetto, nonché alla consapevolezza di argomentazione per ogni scelta artistica e tecnica effettuata.

Bibliografia Essenziale

• Bablet D. - La scena e l’immagine - Saggio su Josef Svoboda, Einaudi,1970
• Balzola A., Prono F., La nuova scena elettronica, il video e la ricerca teatrale in Italia,    Rosenberg & Sellier, 1994
• Bertelli, BrigantiG., Giuliano A., La Grecia classica/ L’età romana/ Romanico e gotico/Il Rinascimento, Electa-Mondadori, 1997
• Bignami P., Ossicini C., L’Album di Scenotecnica di Koki Fregni, Clueb, 2008
• Brook P., Lo spazio vuoto, Bulzoni 1999
• Buzicchelli P., Elementi di spazio scenico, nomenclatura teatrale, teatri e scenografie, Alinea, 2007
• Cadalora M., Koki Scenografo, il libro di Giuseppe Fregni, Artioli, 1995
• Crisafulli F., Luce attiva, Titvillus, 2017
• Edwards B., Disegnare con la parte destra del cervello, Longanesi, 2002
• Florenskij P., La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, 1997
• Ghigino S., La realtà dell’illusione, Hoepli, 2006
• Gombrich E.H., Il senso dell’ordine, Phaidon, 2008
• Ikegami H., Due volti dell'anamorfosi,Clueb, 2000
• Nannoni, Geometria, Prospettiva, Progetto, Cappelli, 1984
• Pagliano, Il disegno dello spazio scenico,Hoepli, 2007
• Rea C., Fondamenti di Luministica, Hoepli, 2006
• Ruzza L. - Materiali del Corso di Scenografia - Sezione Teatrale, Euroma La Goliardica, 1996
• Svoboda J. - I segreti dello spazio teatrale, Ubulibri, 1997