Ababo Patrimonio

L’Accademia di Belle Arti di Bologna, dalla sua fondazione come Accademia Clementina, ha ereditato e implementato negli anni una raccolta di patrimonio artistico e storico composta da sculture, dipinti, disegni, stampe e documenti.

Le opere plastiche, pittoriche e grafiche, assieme ai materiali di archivio, sono ancora oggi custodite negli spazi della scuola, diventando oggetto di riordino, catalogazione e ricerca da parte di docenti e studentesse e studenti dell’Accademia. Tutto il patrimonio è accessibile ad esterni per fini di studio, prevedendo anche il prestito rivolto a istituzioni culturali.

Sempre a disposizione del pubblico, invece, sono le opere conservate in spazi quali l’Aula Magna, il corridoio e l’Aula Clementina. Gli altri spazi dell’Accademia saranno accessibili solo con le visite guidate attivate in occasione di eventi accademici e condotte da studentesse e studenti del Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte. 

Grazie al lavoro di un gruppo di docenti, studentesse e studenti l'Accademia ha potuto raccogliere parte del proprio patrimonio digitalizzato in una galleria online.

Puoi scoprire e ammirare le opere su Google Arts & Culture.

Patrimonio plastico
Patrimonio plastico
Il patrimonio plastico si compone di una gipsoteca storica formata da calchi di originali antichi e di un nucleo di opere originali in materiali diversi che si datano tra la metà del XVII e la prima metà del XX secolo. Una parte delle opere originali sono giunte per donazione o lascito (G. L. Bernini, A. Algardi, P. Puget, F. Della Valle, P. Bracci, A. Canova, G. De Maria, A. Tadolini, S. Salvini, Q. Ghermandi), un’altra è costituita dai lavori premiati negli storici Premi Accademici Marsili-Aldrovrandi e Curlandesi tra il 1727 e il 1870.
Quadreria
Quadreria
La quadreria, frutto di lasciti, donazioni e più occasionali acquisizioni, è ciò che resta della prestigiosa collezione formatasi nell’Accademia Clementina, poi, nell’Ottocento, Pinacoteca della Regia Accademia di Belle Arti e, successivamente, tra i nuclei fondativi dell’odierna Pinacoteca Nazionale. Pur nella sua frammentarietà, la quadreria è rilevante sia perché rappresenta un tassello essenziale per ricostruire l’identità dell’Accademia, sia per la qualità di taluni saggi pittorici: da Bartolomeo Passerotti a Carlo Cignani a Marcantonio Franceschini, da Angelo Crescimbeni ad Andrea Appiani a Pelagio Palagi, da George Hayter ad Adeodato Malatesta, da Antonio Puccinelli a Vittorio Corcos ad Ilario Rossi.
Il gabinetto dei disegni e delle stampe
Il gabinetto dei disegni e delle stampe
Le collezioni grafiche, attualmente in corso di studio e sistemazione, raccolgono prevalentemente materiali settecenteschi e ottocenteschi a carattere didattico, e un ristretto corpus di disegni e stampe di epoche diverse. La raccolta si è formata grazie all’eredità del patrimonio dell’Accademia Clementina, e si è progressivamente arricchita nei secoli successivi. Comprende nuclei relativi ai Premi di concorso (Fiori, Marsili Aldrovandi, Curlandesi), il Fondo Antonio Basoli e, dal 2009, una sezione dedicata al disegno contemporaneo.
Archivio storico
Archivio storico
L’archivio dell’Accademia di Belle Arti è costituito dalla documentazione cartacea inerente alla vita didattica e amministrativa dell’Accademia durante un arco temporale di circa tre secoli. Un primo corpus raccoglie il materiale della settecentesca Accademia Clementina; un secondo documenta, attraverso le alterne vicende politiche e culturali, la riformata istituzione nel corso dell’Ottocento fino ai primi due decenni circa del Novecento; un terzo è infine composto dalla documentazione prodotta a partire dal primo dopoguerra fino agli anni Sessanta.
Biblioteca storica
Biblioteca storica
Concepita dai tempi della sua fondazione all’interno dell’Accademia Clementina, come strumento didattico e propedeutico alla pratica artistica, la Biblioteca storica comprende, testi rari dal XVI al XIX secolo, dedicati all’architettura, alla scenografia, alle arti decorative, alla storia dell’arte oltre a numerose riviste storiche. Meritano di essere segnalati in particolare la prima edizione italiana dell’Enciclopedia di Diderot e D’Alambert e tutti i testi dell’illustre scenografo Ferdinando Galli Bibiena. Nel suo complesso il patrimonio comprende circa 5300 volumi.