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Prof. Chiara Guidi

Fondatrice – con Romeo e Claudia Castellucci, e con Paolo Guidi – della compagnia teatrale Societas Raffaello Sanzio, oggi Societas, Chiara Guidi sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo collaborando con musicisti quali Scott Gibbons, Michele Rabbia, Daniele Roccato, Francesco Guerri, Giuseppe Ielasi, Alessandra Fiori. Tale ricerca elabora la propria tecnica sia in produzioni per un pubblico adulto, sia in una specifica concezione di teatro d’arte infantile, che vanta spettacoli storici quali Buchettino, da Charles Perrault. Tra le opere più recenti: Edipo re di Sofocle. Esercizio di memoria per 4 voci femminili e Il regno profondo. Perché sei qui?, lettura drammatica che la vede in scena con Claudia Castellucci, autrice del testo; oltre a La terra dei lombrichi. Una tragedia per bambini (da Alcesti di Euripide), Fiabe giapponesi e Edipo. Una fiaba di magia (quest’ultimo diretto con Vito Matera). Ideatrice degli osservatòri Màntica e Puerilia al Teatro Comandini di Cesena, è inoltre autrice dei volumi: Buchettino, con i disegni di Simone Massi (Orecchio Acerbo, 2014), La voce in una foresta di immagini invisibili (Nottetempo, 2017), Teatro Infantile. L’arte scenica davanti agli occhi di un bambino (con Lucia Amara, per luca sossella editore 2019), e Interrogare e leggere. La domanda e la lettura come forme irrisolvibili di conoscenza (Sete, 2021). A Chiara Guidi sono andati, tra gli altri, un Premio Ubu Speciale nel 2013, il Premio Lo straniero nel 2016 e il l’Eolo Award Riconoscenza nel 2020.

 

Chiara Guidi, fondatrice nel 1981 – con Romeo e Claudia Castellucci, e con Paolo Guidi – della Societas Raffaello Sanzio (oggi Societas), è attrice, regista, drammaturga e didatta teatrale. Sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ma anche come corpo, azione, disegno, rivolgendo la propria tecnica vocale sia a produzioni per un pubblico adulto, sia elaborando una specifica concezione di teatro infantile. Con la compagnia, in un percorso collettivo quasi trentennale, ha realizzato spettacoli presentati nei principali festival e teatri internazionali di tutti i continenti, nei quali ha esplorato la dimensione sonora della scena, in collaborazione con il compositore americano Scott Gibbons in opere come Il Combattimento, su musiche di Claudio Monteverdi, fino al ciclo della Tragedia Endogonidia (2002-2004). Sua la regia di Buchettino, da Charles Perrault, spettacolo storico della compagnia, oggi rappresentato per i bambini di diverse parti del mondo.

La voce – elemento sul quale l’artista prosegue oggi la sua ricerca personale – è per Chiara Guidi una materia da conoscere e plasmare, ma anche un veicolo che porta la parola a vivere al di là del significato. È la messa in atto di una visione che non si appoggia solo sul significato, ma attraverso il suono riconduce la parola al suo gesto originario. Da qui l’idea di infanzia del teatro e la necessità di rivolgersi ai bambini poiché essi, attraverso i balbettii del gioco, le lallazioni risalgono alle fonti originarie, spezzano il linguaggio e lo ricostruiscono.

Accanto alle produzioni, Chiara Guidi nel 2009 ha diretto il Festival di Santarcangelo, e dal 2008 al 2018, assumendo la musica come paradigma ha ideato Màntica, un osservatorio di teatro e musica al Comandini di Cesena, sede di Societas. Nel 2011 inaugura Puerilia, festival annuale di puericultura teatrale nel corso del quale – oltre ad avviare un ciclo di corsi di aggiornamento per insegnanti di ogni ordine e grado – mette a punto il Metodo errante, che mette in gioco i due fronti della rappresentazione, l’azione e la ricezione, includendo nell’atto scenico lo sguardo dei bambini e la loro tendenza spontanea a prendere iniziative: punto di partenza è la creazione di una relazione tra attori, educatori e bambini sul terreno delle arti performative per invertire, errando, la dinamica didattica, andando da ciò che si conosce a ciò che non si conosce. Esito di maggiore evidenza del Metodo è La terra dei lombrichi. Una tragedia per bambini, da Alcesti di Euripide, spettacolo che viene allestito attraverso un laboratorio con gli attori, e che è stato rappresentato anche in Australia e in Grecia. Al Teatro Comandini Chiara Guidi conduce in questi stessi anni anche un intenso lavoro scenico con gli adolescenti del territorio mettendo sempre al centro la ricerca artistica e dando vita alla manifestazione Essere primitivo. Idee e spettacoli di una compagnia di ragazzi. È del 2020 la nascita di una nuova esperienza con gli adolescenti, chiamata La Scuola Grande, esercizi di teatro per misurare la propria possibilità di “vedere”.

Nel 2013 Guidi ottiene il Premio al Maestro - Premio Nico Garrone, e il Premio Speciale Ubu per i festival Màntica e Puerilia. Nel 2014 allestisce presso Campbelltown Arts Center, in Australia, lo spettacolo per l'infanzia Jack and the Beanstalk, rappresentato al Sidney Opera House e al festival di Adelaide. Dal 2015 al 2018 è nominata Artiste Associée al Théâtre Nouvelle Génération di Lione, Francia. È del 2016 il Premio Lo straniero, attribuito dalla rivista diretta da Goffredo Fofi, del 2020 l’Eolo Award Riconoscenza.

Tra le opere recenti: Lettere dalla notte, dal carteggio di Nelly Sachs e Paul Celan, con il musicista Natàn Santiago Lazala; Monsieur Teste, con Michele Rabbia e Daniele Roccato; Inferno e Purgatorio. Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante, con Francesco Guerri (e con la collaborazione di Alessandra Fiori), Edipo re di Sofocle. Esercizio di memoria per 4 voci femminili con Scott Gibbons e Il regno profondo. Perché sei qui?, lettura drammatica che la vede in scena con Claudia Castellucci, autrice del testo; inoltre, per i bambini, Fiabe giapponesi con Giuseppe Ielasi e (Tuffo), ideati con Vito Matera. Ha debuttato nel 2019, sempre in dialogo con Vito Matera, e con musiche di Guerri e Gibbons, Edipo. Una fiaba di magia, prodotto da ERT Fondazione.

Chiara Guidi è autrice dei volumi: Buchettino, con i disegni di Simone Massi, Orecchio Acerbo (2014); La voce in una foresta di immagini invisibili, Nottetempo (2017); Teatro Infantile. L’arte scenica davanti agli occhi di un bambino (con Lucia Amara), luca sossella editore (2019); e Interrogare e leggere. La domanda e la lettura come forme irrisolvibili di conoscenza, Sete (2021).

Insegna in ABABO:
Pratiche creative per l’infanzia / in Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico
Il corso, attraverso esercizi pratici e momenti teorici, vuole interrogare il nostro modo abituale di vedere, sentire,  leggere e interpretare ciò che facciamo nella situazione nella quale ci troviamo ad agire. Attraverso immagini tratte dalla storia dell’arte, della fotografia e della letteratura e attraverso alcuni scritti teorici di pedagogisti e sociologi  tenteremo una analisi per ritrovare in noi quella unità organica con tutte le cose che, in ambito didattico, deve creare corrispondenze e analogie per poter sentire in profondità e non in superficie.
CFA: 6
Codice: ABST60
Tipo: C
Anno di corso:
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