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Tecniche e materiali delle arti contemporanee

L’obiettivo di questo insegnamento, incardinato all’interno del terzo anno del corso di studi di Restauro del profilo PFP2, è quello di trasmettere delle conoscenze più generali circa la varietà di tecniche e di materiali impiegati dagli artisti a partire dagli anni 60 ad oggi e proporre nello specifico alcuni approfondimenti dedicati - sia teorici che laboratoriali - in stretta relazione all’attività didattica del docente che si occupa del corso di Restauro dei manufatti assemblati e/o dipinti.

Programma

Quest’anno il corso sarà strutturato facendo particolare attenzione alla modalità di apprendimento on-line, creando spazi laboratoriali all’interno delle proprie abitazioni private, per non rinunciare alla parte pratica del corso ed ampliando i contenuti digitali attraverso i quali stimolare il passaggio di informazioni.

PARTE 1: LINEE GUIDA

L'arte contemporanea, per definizione, comprende opere di vario genere partendo dai dipinti su supporti in tela o in legno apparentemente più “tradizionali”, passando ad opere assemblate e ad installazioni polimateriche, fino alla fotografia digitale, videoarte e performance. L’intento del corso è quello di dare una prima introduzione doverosa alla molteplicità e mix di tecniche e realizzazioni artistiche con le quali il futuro restauratore potrà confrontarsi durante il proprio percorso, dando esclusiva attenzione a quel che riguarda i materiali e le tecniche compositive di tali manufatti portati ad esempio. L’obiettivo in questa prima parte è quello di far conoscere e comprendere agli allievi quanto sia importante studiare, di volta in volta e con attenzione, il singolo manufatto dal punto di vista tecnico del materiale impiegato e della metodologia di utilizzo adottata, evitando di dare per scontato caratteristiche generali e sommarie, in funzione di un approccio corretto di conoscenza dell’opera per affrontarne poi in seguito il restauro. Verrà quindi proposta una sorta di classificazione in categorie di materiali che verranno illustrati dal punto di vista tecnico e ciascun studente sarà invitato a proporre un approfondimento personale in sede d’esame. Un momento di verifica potrebbe essere una “visita virtuale” in qualche museo per analizzare alcune opere e guidando lo studente alla comprensione delle stesse dal punto di vista tecnico interpretando il cartellino museale che riporta spesso la scritta “tecnica mista”.

PARTE 2: APPROFONDIMENTI TEORICI

Nella sezione degli approfondimenti si intende creare un canale principale di collegamento tra la didattica del corso di restauro e quella qui proposta favorendo l'interdisciplinarità dei due corsi, rafforzando così i contenuti e finalizzandoli ad una attività che riguarderà poi nello specifico gli studenti stessi nei laboratori, da quello di tecniche a quello di restauro. Verrà trattato l'argomento complesso dei colori acrilici, vinilici e sintetici di derivazione industriale passando dalle tecniche di applicazioni più tradizionali a quelle meno convenzionali lasciando un margine illustrativo circa le innumerevoli tipologie di supporti su cui è stato impiegato nel corso degli anni. L’attenzione che si intende riporre nella spiegazione di questa parte avrà un forte carattere tecnico-scientifico che mira ad una conoscenza specifica dei materiali trattati facendo un percorso all'interno della storia moderna e contemporanea che racconti le evoluzioni dei colori e della loro composizione, caratteristica primaria che ne determina il comportamento nel tempo. Nell’ambito delle lezioni verranno mostrate immagini diagnostiche e stratigrafiche per proporre una lettura un po’ più specifica ed una attenzione tecnica che un corso di questo tipo dovrebbe avere per distinguersi da un mero laboratorio di sperimentazione di materiali.

PARTE 3: APPROFONDIMENTI LABORATORIALI

La stratigrafia e la composizione dei manufatti a partire dal supporto, passando allo strato preparatorio, agli strati pittorici fino alle vernici protettive studiati, verranno ricreati durante le lezioni online, proponendo ed inserendo anche un carattere polimaterico alle simulazioni realizzate.Verrà introdotta l'analisi del pH superficiale e la conducibiltà dei film pittorici come fase preliminare tecnica, precedente all’intervento di restauro.Questa operazione vuole stimolare la presa di coscienza della complessità di un manufatto artistico e dell’importanza della conoscenza strutturale di un’opera per comprendere meglio come la realizzazione stessa possa essere la prima causa di degrado di un manufatto.

Bibliografia
  • M. Pugliese, Tecnica Mista: materiali e procedimenti nell’arte del XX secolo, Bruno Mondadori, 2006
  • L. Borgioli, I leganti nell’arte contemporanea, Nardini Editore, Collana Arte e Restauro, 2020
  • R. Verteramo, The age of plastic. Beni artistici e industriali, Il Prato, 2008, pp. 5-43 e 49-50
  • L. Borgioli, P. Cremonesi, Le resine sintetiche usate nel trattamento di opere policrome, Il Prato, Collana I talenti, 2016
  • G. Jean, La conservazione delle policromie nell’architettura del XX secolo, SUSPI - Nardini Editore, 2013, pp. 183-228 e 391-414
  • N. Bevilacqua, L. Borgioli, I. Adrover Garcia, I pigmenti nell’arte dalla preistoria alla rivoluzione industriale, Il Prato, Collana I talenti, 2010, pp. 5-16 e 263-275