Openshow 2025
Ampio e poliedrico percorso espositivo con opere di oltre 500 studentesse e studenti dei Dipartimenti di Arti Visive e di Progettazione e arti applicate, e visite guidate a cura del Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte.
Martedì 24 giugno 2025 si aprono le porte della storica sede dell’Accademia di Belle Arti di Bologna per presentare al pubblico Openshow.
Orari di apertura:
24 e 25 giugno e dal 30 giugno al 5 luglio
lunedì-venerdì h 10.00-18.30
sabato h 10.00-13.30
Aperture straordinarie:
26 giugno h 10-23;
27 giugno h 10.00-20.00;
28 giugno h 10.00-24.00;
29 giugno h 10.00-13.30
Clicca qui per prenotare la tua visita guidata
Aula C1
Selva Apparente
Triennio di Pittura, a cura di Simone Pellegrini
Maria Trinidad Buenosmateos, Nicole Casarini, Mayra Carrieri, Luca Cavani, Giorgio Celiberti, Tobia Corradin, Sara Furini, Olga Lecci, Chiara Milano, Antonio Peluso, Rodolfo Valentini, Zahra Zemzami.
Aula S5
Emergenze
Triennio di Pittura, a cura Yulia Selemet e Lelio Aiello
Alessandro Calvaresi, Lucas Cavalli, Giada Cecci, Ginevra Compagnoni, Ester Federico, Rebecca Garino, Giacomo Girotti Pucci, Maria Elsa Guerra, Beatrice Martin, Flavia Mele, Giorgia Montagni, David Morales Grossi, Giulia Nisi, Andrea Pianforini, Francesco Ranzi, Louis Roca, Diana Simeonova, Yingyi Zhou
Siamo abituati a pensare a una mostra come a un insieme di opere compiute, pronte per essere osservate e giudicate. Ma che cosa accade prima, nel momento in cui l’opera ancora non esiste? Questa esposizione intende spostare l’attenzione sul flusso creativo, dove ogni gesto è parte essenziale della costruzione di un linguaggio artistico. Il laboratorio è il cuore di questo processo, dove si generano idee, si sperimenta, si discute, si apprende e ci si mette in relazione. All’interno della mostra sono presenti sia i primi tentativi di sperimentazione attraverso linguaggi artistici più recenti — come video, fotografia e performance — sia opere più mature e definite, realizzate anche attraverso tecniche ereditate dalla tradizione. Si tratta di un dialogo tra chi è agli inizi del proprio percorso e chi ha già trovato una direzione.
Aula S1
Solstizio
Triennio di Pittura, a cura di Leonardo Santoli
Stefano D’agostino, Ambra De Santi, Irene Cuadrado Hernadez, Clelia Gardini, Ugur Kanar, Giulia Leone, Susanna Reynoso, Zare Yousel
Dall’alba al tramonto, la luce e l’oscurità nelle opere realizzate dal triennio di Pittura.
Aula S6
Nessuna fine in vista
Triennio di Pittura, a cura di Francesco Re Li Calzi e del collettivo Beatrice Dal Toro
Gioia Baccan, Francesco Bonazza, Rebecca Carrozzo, Federica Cuomo, Daniel De Luca, Martina Di Costanzo, Luca Esposito, Graziella Fiorita, Rebecca Fornaciari, Bengisu Haşlakoğlu, Hailan Huang, Fernando Lobato, Octavio Malatesta Piano, Giulia Mazzoli, Sofia Mineo, Laura Pesci, Ingrid Piccinini, Pietro Sancioni, Paul Schnecker, Linda Spitalieri, Rebecca Bertacca, Eva Candini, Federica Colzani, Ginevra Compagnoni, Rita Conti, Viola Amalia Damiani, Martina Di Costanzo, Rebecca Garino, Beatrice Martin, Martina Minoja, Agostino Scordo
La mostra si sviluppa in due spazi: uno composto dai lavori del triennio, selezionati e curati dal collettivo Beatrice Dal Toro; l’altro dedicato all’esperienza del workshop Come stare aldiquà? condotto dall’artista Francesco Re Li Calzi. La parola Fine, ricorrente più volte nell’allestimento, non descrive una conclusione ma suggerisce una sospensione. Le opere pittoriche sono accompagnate da installazioni nate a partire dagli stimoli del workshop, accostando così l’approccio intimo e personale a quello condiviso. La mostra è un invito a vedere l’opera come qualcosa che può continuare a succedere al di fuori della tela, tramite installazioni effimere, che diventano segni temporanei nello spazio. La Fine diventa un punto di partenza.
Aula S2
Epocale
Triennio di Pittura, a cura di Massimo Pulini
Oliver Boniface, Giuseppe Cazzoli, Giuseppe Contestabile, Alessia Fortin, Naim Hamid, Sandy Kiralawella, Skye Linscott-Crisp, Veronica Lucarelli, Ana Matilde Milhano, Amy Moon, Sara Perrone, Bianca Porrazzini, Sofia Sette, Francesca Sparacino, Leonardo Verza, Xuanmin Yan, Jing Zhang
Si vuol documentare quel periodo della vita e della creazione pieno di conoscenze, relazioni, suggestioni, che lascia un segno nel percorso dell’artista: quello della formazione accademica.
Aula S13
Latenze
Biennio di Pittura - Arti visive, a cura di Luca Caccioni
Sofia Beneventi, Cecilia Berto, Jacopo Casamenti, Yuna Leonis, Francesca Rinaldi, Riccardo Ruggieri, Lilit Tadevosyan
Aula S4
Spazi incerti
Triennio di Scultura, a cura di Marta Allegri
Emma Bennati, Nicole Beraudy, Mariachiara Cicerone, Chiara Cinquegrana, Emma Da Rodda, Bianca Giovani, Alma Lanfredi, Anastasia Mammone, Irene Prandi, Alice Saponaro, Lucrezia Setti, Irene Vicentini, Gaia Ziche
Spazi incerti sono luoghi vivi, in trasformazione, dove la stabilità non è un obiettivo, ma una condizione da mettere in discussione. In questi spazi, mentali o fisici, l’indefinito è uno stato fertile, essenziale del fare e del pensare. L’incertezza dà spazio al dialogo, ricerca la condivisione, non è difetto ma beneficio.
Aula S4
Non tutte le cose del mondo
Triennio di Scultura, a cura di Ivana Spinelli
Giada Erini, Serena Galimberti, Anis Sandoval Arango, Sibilla Vierhout
Non tutte le cose del mondo, ma alcune che suonano bene. Quelle che puoi osservare in silenzio. La forma, i passaggi. Taglia e incolla. Segna. Registra. Salda. Un paio di pareti. Un posto dove stare.
Palestra di scultura
Come fare per dire
Triennio di Scultura, a cura di Alberto Gianfreda
Rachele Buzzoni, Chiara Cinquegrana, Emma Da Rodda, Veronica Gaibazzi, Sara Genovese, Bianca Gioveni, Alice Saponaro, Luce Tanzi, Irene Visentini
Gli elaborati presentati sono l’espressione di un’attenta analisi di un materiale, liberamente scelto, nel quale radicare la propria progettualità. Diversamente dalle derive contemporanee che fuggono dalla dimensione materiale delle cose e da quella esperienziale in favore di una nuova mitologia della virtualità e dell’antimateria, in questa mostra, le caratteristiche, le qualità, le funzioni e la storia dei materiali provano a farsi metafora del racconto dell’umano suggerendo attraverso visioni formalmente differenti la volontà di esserci fisicamente come possibilità di parola.
Palestra di scultura
Aperture
Triennio di Scultura, a cura di Emanuele Giannetti e Leonardo Scarinzi
Michael Guido Aresti, Alice Cenci, Nicoletta Dembech, Irene Marchello, Lyu Ruoxi, Federico Pellacani, Maria Andrea Senaun Vega, Sibilla Vierhout, Matteo Vignali
Sala espositiva sotterraneo
Punti di vista
Biennio di Decorazione - Arte e ambiente, a cura di Cecilia Bione
Celeste Bacciglieri, Andrei Bodolica, Carlotta Callegari, Laura Ceccon, Francesca De Berardinis, Giulia De Stefani, Wang Lujie, Sofia Mazza, Caterina Morselli, Xiang Minhui, Arianna Piatti, Dario Pirini, Xin Xiao Qian, Wang Qianyue, Long Qiaosi, Giuseppe Scrille, Wang Siqin, Laura Tagliavini, Nikita Tanasoglo, Li Taoranxi, Terezija Travain, Carlotta Turrin, Chiara Venturi, Lin Xu, Georgina Yarza, He Yinging, Li Yuxi, Zhang Zijian
10 lezioni, 10 temi, tecnica libera.
Il mondo alla rovescia. Contaminazioni. Antropomorfismo. Oggetti impossibili. Erotismo. Se Milano avesse il mare. J’accuse. Multipli e sottomultipli. Sproporzioni. Protesi
Corridoio tra S3 e Aula Guidi
Around
Triennio di Decorazione - Arte e ambiente, a cura di Silvano Venturi
Celeste Bacciglieri, Andrei Badolica, Laura Ceccon, Francesca De Bernardinis, Giulia De Stefani, Sofia Mazza, Dario Pirini, Laura Tagliavini, Nichita Tanasoglo, Lujie Wang
Sono tante le problematiche che gravitano attorno a noi e che la decorazione, pianeta di notevoli dimensioni, inevitabilmente attrae e assorbe. Ne sono una riprova i lavori presenti in questa mostra che si interrogano sui tanti conflitti sociali o personali ancora in attesa di risposta.
Spazi espositivi sotterranei
SBIECO
Trienni di Grafica d’arte e di Pittura, a cura di Collettivo PLAI in collaborazione con Anna Zanette, Diletta Bellegante e Greta Virdis del corso di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico.
Nicolò Bianchin, Marìa Trinidad Bueno Mateos, Nicole Cesarini, Ilaria Ciotti, Olga Lecci, Enea Nardon, Tommaso Rolfo, Paul Schnecker, Giuseppe Urciuolo, Chiara Zanolla
Tagliato a 45°, lo sbieco riunisce, accompagna, tiene insieme. Sceglie l’asimmetria come prospettiva, lo spazio vergine come terreno di azione. È lo scarto che diventa sguardo: da posizioni oblique, marginali, a una visione altra, fuori asse, finalmente visibile.
Ala Collamarini
PRESSIONE/RISPECCHIAMENTO/SEPARAZIONE
Triennio di Grafica d’arte, a cura di Evgeniya Hristova
Ernesto Dondi Pinton, Tommaso Fantini, Jacopo Farsetti, Elia Sponton, Aurora Taiti
Il contatto/separazione fra matrice e supporto, grazie alla pressione genera l’opera incisa, che scaturita da rispecchiamento, provoca un senso di immediata alterità e attraverso il tocco/gesto/segno, permette di captarne il carattere.
Ala Collamarini e Aula C9
Zone di soglia
Biennio di Grafica d’arte, a cura di Agim Sako
Alice Bomberini, Valentina Blundo, Silvia Cogo, Roberto Dipasquale, Luca Di Battista, William Fuolega, Martina Scirpo, Ilaria Venturini
Opere che attraversano il limite tra realtà e visione, materia e pensiero. Una collettiva di giovani artisti che indagano il segno come gesto esistenziale, tra memoria, crisi e rigenerazione.
Aula C7
Spazio C7 - Sottosopra
Biennio di Grafica d’arte, a cura di Chiara Giorgetti
Alessia Abbenante, Victor Annibalini, Giuseppe Balestra, Saskia Battistoni, Agnese Baroni, Paola Bresciani, Francesca Digalbo, Martina Garzia, Joey Koka, Keyao Li, Maddalena Luison, Emma Marchesan, Elena Marinozzi, Ilenia Orlando, Anna Pascucci, Alice Savini, Alba Rita Trombini, Xin Wan
La mostra invita a ribaltare la percezione e a mettere in discussione lo sguardo. Le opere intrecciano tecniche manuali e digitali, trasformando errore e disorientamento in linguaggio visivo. Un attraversamento tra segno e pensiero.
Aula Collamarini
Il braccio
Triennio di Fumetto e illustrazione, a cura di Luigi Raffaelli e Maja Celija
Elisa Addazi, Grazia Bacchetti, Nicole Ballini, Angelica Bencivenni, Anna Bertolazzi, Beatrice Biancone, Benedetta Colantoni, Vera Franceschetti, Beatrice Granassi, Ornella Garzoni, Caterina Girotti, Ludovica Muzzi, Irene Scaduti, Andrea Tondo
Libretto illustrato per il racconto Il braccio di Yasunari Kawabata. L’interpretazione del testo, erotico e profondamente visionario, è stata improntata sull’assoluta libertà tecnica ed espressiva.
L’orecchio (e altre due storie)
Fernando Aguilera, Tahirih Amadio, Riccardo Arioli, Giulio Barbantini, Tobia Barilari, Nisan Basmaci, Mila Batischev, Alicia Beltram Martin, Elisa Borghi, Carmen Buoro, Alessandro Camerotto, Libe Carballo Aranburu, Arianna Carboni, Michelangelo Cavalloni, Lorenzo Cerutti, Jiarong Chen, Chiara Corrias, Lorenzo Criveller, Elisa Cugis, Ilaria Dal Monte, Leo Del Vecchio, Ilaria Del Mar Ramirez Moreno, Gabriele Dore, Simone Foletto, Alice Freddi, Maria Giampieretti, Eva Giannetta, Alessandro Giardi, Christine Langman, Kevin Lorandi, Merve Korkmaz
Libretti illustrati in bicromia su tre racconti per bambini di Toon Tellegen. I disegni, istintivi ed estremamente grafici, interpretano deliri, fantasie e assurdità di un esercito di animali surreali.
Aula Magnus e Soppalco
Salsedine. Immersione nella rivista
Triennio di Fumetto e illustrazione, a cura di Mario Rivelli
Angelica Bencivenni, Antonio Marzari, Noam Biagio Meyer, Riccardo Morroi, Gabriela Moskwa, Ludovica Muzzi, Huili Pan, Nina Rot, Giuseppe Panarello, Gabriel Pisano, Camilla Rinella, Erica Sandri, Maria Paola Sanna, Matilde Pavani, Irene Scaduti, Zeng Shiqian, Giulia Spalluto, Sara Tinterri, Andrea Tondo
Salsedine è un progetto di rivista a fumetti pensato e realizzato durante l’anno accademico che si è avvalso della partecipazione proficua del corso di Arte del fumetto II. È una rivista a tema basata sul sistema del world building che indaga su un misterioso virus o mutazione genetica che colpisce la città di Morzegrad. Frammenti di storie, drammi individuali, tragedie collettive che attraversano i vari generi letterari in un affresco composito e appassionato di una comunità in declino.
Aula Magnus e Soppalco
Urban Farming
Triennio di Fumetto e illustrazione, a cura di Onofrio Catacchio e Mario Rivelli
Giulio Barbantini, Lorenzo Cerutti, Chiara Corrias, Simone Foletto, Riccardo Morroi, Giuseppe Panariello, Benedettafrancesca Paradiso, Alice Pirotti, Erasmo Pucci, Irene Scaduti, Ivan Truden, Luca Vidali
Il progetto spazia dalle coltivazioni idroponiche sui tetti dei condomini londinesi agli orti gestiti dai migranti a Girona, in Spagna. Si occupa anche dei chilometri quadrati coltivabili necessari al fabbisogno alimentare annuale di ogni persona, fornendo indicatori quantitativi del consumo di suolo destinato all’agricoltura. Urban Farming è un’iniziativa curata dal Prof. Michele D’Ostuni nell’ambito del suo corso presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università di Bologna. Il percorso didattico del secondo anno del corso di Fumetto e Illustrazione, che porterà a una futura pubblicazione a fumetti, è quello di divulgare un progetto che mira ad accorciare le filiere di coltivazione e distribuzione, avvicinandole alle popolazioni urbane e rendendo i consumi più sostenibili.
Ala Collamarini
Uso, abuso dei farmaci e benessere
Biennio di Illustrazione per l’editoria, a cura di Caterina Coluccio
Simona Abruzzo, Beatrice Bianchi, Maria Beatrice Bonfiglio, Noemi Demaria, Jialu Jiang, Parizad Jamalibeirami, Zihe Li, Alberto Marchi, Giacomo Monari, Chiara Spinelli , Giada Panarello, Vivian Tassone, Xin Wan, Isa Zhou
L’uso e l’abuso di farmaci, oggi, interessa anche i giovanissimi, creando disagi fisici e psicologici. Divulgare e illustrare questi concetti può fare chiarezza su una prospettiva di vita migliore, dal buio di una stanza all’immersione nella natura creando anche un proprio orto sul terrazzo, segno di rinascita.
Foyer Soppalco
Immagini di protesta
Biennio di Linguaggi del fumetto, a cura di Andrea Bruno e Edo Chieregato
Andrea Antonacci, Francesco Bomba, Cecilia Capozzi, Icaro Carrozzo, Anna Cinti, Lucien Distasio, Francescoraffaele Lazzarotti, Simone Paesano, Mariagiulia Pedrotti, Rossella Perrella, Andreasofia Ponta, Susanna Quartesan, Giorgia Ramo, Vittorio Renzi, Emily Schiaratura, Elisa Serritelli, Antonio Torrelli
Esposizione dei lavori realizzati durante il workshop condotto dalla disegnatrice Sarah Mazzetti. Una serie di immagini in grande formato per un progetto di comunicazione sociale che si ricollega idealmente alla ricca tradizione del manifesto politico e di protesta.
Spazi espositivi Aula Guidi
Bit Fruit – Progetto di comunicazione visiva
Triennio di Design grafico, a cura di Fabiano Petricone
Federica Annunziata, Angelica Ardegno, Matilde Bertani, Riccardo Bianchi, Laura Cappellotto, Martina Carlucci, Sabrina Casadei, Simone Comellini, Giorgia D’Aurelio, Enrico Giordani, Arianna Lazzerini, Luca Pagotto, Linda Paolini, Linda Ranucci, Francesco Ricci, Filippo Ruibinato, Sofia Belen Ruiz, Enrico Tonin
Progetto di comunicazione visiva integrata che comprende la progettazione di: logo, packaging, flyer, mascotte con relativo costume, script e coreografia dei movimenti, stand fieristico contenente macchinario scenografico di interazione col pubblico, predisposizione di un road show con date e locations, piano di social media management per l’animazione della community.
Spazio espositivo sotterraneo (corridoio)
ABABO x BIOGRAFILM
Triennio di Design grafico, a cura di Danilo Danisi
Chiara Barzan, Lionel Cotromino, Alberto De Lalla, Gioele De Paz, Valeria Fumanelli, Enrico Manunza, Gemma Marsili, Ionela Oborocean, Andrea Patacchini, Martina Perrotta, Diego Piccioni, Vittoria Pinsuti, Faiza Rigui, Michele Roncon, Erica Salaroli, Chiara Scalabrino, Federica Superbo, Michele Tagliavini, Federica Tassi, Amanda Tessarin, Giulia Vanzini, Federico Veronica, Marco Vezzalini, Benedetta Vignali, Mara Vincenti, Rujing Yan
In occasione del Biografilm Festival 2025, il primo anno del triennio di Design grafico presenta una serie di 25 poster d’autore, esito di un percorso progettuale sviluppato all’interno del Biografilm Creative Hub, che ha invitato studentesse e studenti a confrontarsi con l’identità visiva del festival, su due temi principali. Il primo ruota attorno a The End, ultimo film del regista Joshua Oppenheimer, da cui sono state tratte ispirazioni concettuali e formali. Il secondo nasce dalla sigla ufficiale del Biografilm Festival 2025, realizzata con il Biennio di Cinema e animazione sperimentale guidato da Maurizio Finotto. I poster esposti propongono un paesaggio visivo misto e composito, dove ogni opera racconta un modo differente di guardare al cinema e alla grafica.
Spazio sotterraneo I4-I5-I6
La funzione del modulo
Triennio di Design del prodotto, a cura di Pier Luca Freschi
Elisa Agriucci, Alessio Barbieri , Tiberio Bisulli, Eleonore Bonissone, Emma Casadei, Alesia Chivu , Jacopo Cenderello, Elisa Genovesi , Yinuo Lyu, Paola Meschiari, Francesco Marchi, Sofia Letizia Mazzanti, Dario Merlo, Lorena Palanga, Sefora Paun, Lorenzo Pinardi, Eva Fujiko Raschini, Camilla Rossi, Matilde Relandini, Nicole Sparviero, Selvetti Francesca, Sara Solarino, Yaojunming Tang, Elena Zheng
Lo sviluppo di questo progetto intende creare una relazione stretta tra l’identificazione di un modulo e il suo sottomodulo, con una funzione che ne esercita un utilizzo quotidiano. Viene progettato un portaocchiali definendolo con una forma creata attraverso la ricerca di figure geometriche, di approfondimenti nei concetti dei manifesti artistici del Novecento, fino a spingersi nella infinita fucina di idee che è il mondo della natura. L’aggregazione del modulo è la definizione di una comunicazione, partendo dagli interscambi verbali e dei segni, avvenuti durante il corso, sfociati e approfonditi in questo ultimo lavoro.
Spazio sotterraneo I4-I5-I6
The Essence of Wellness: Packaging Concepts for [ comfort zone ]
Triennio di Design del prodotto, a cura di Anna Paola Tortoroglio
Victor Annibalini, Federica Annunziata, Angelica Ardengo, Valeria Bandiera, Chiara Barcellona, Saskia Battistoni, Matilde Bertani, Riccardo Bianchi, Alessia Bevilacqua, Andrea Campanella, Marta Cantero, Laura Cappellotto, Greta Ciancimino, Flavio Ciarli, Michal Cohen, Simone Comellini, Giorgia D’Aurelio, Li Diaguang, Iacopo Di Rosa, Lorenzo Ferrari, Violeta Fernández, Samuele Grasselli, Giulia Holstein, Chen Kexin, Karyna Kozhyna, Arianna Lazzerini, Lin Ke, Bianca Mantovani, Michelangelo Odorici, Luca Pagotto, Linda Paolini, Giuseppe Panarello, Linda Ranucci, Sofia Ragazzi, Francesco Ricci, Sofia Belen Ruiz , Federico Rumi, Giorgia Scurani, Conxa Sellés, Anis Smati, Annamaria Stifani, Enrico Tonin, Ilenia Virdis, Chen Xi, Yang Zhongmou
In collaborazione con [comfort zone] - Davines Group, gli studenti hanno sviluppato concept sostenibili, coerenti con l’identità del brand, capaci di valorizzare la sinergia tra benessere, design e responsabilità ambientale. Le linee si sviluppano in prodotti lifestyle, ambience e amenities legati al mondo skincare e wellness.
Spazio sotterraneo I4-I5-I6
Una stanza nella stanza
Triennio di Design del prodotto, a cura di Cecilia Bione
Sara Annese, Chiara Bonapace, Stefano Brusa, Alessia Ciliberti, Giacomo Codeluppi, Bernardo Costa, Irene Davalle, Ke Lin, Sara Marchini, Giovanni Sarchiolla, Elena Vecchi
A partire dallo studio di Casa Lana di Ettore Sottsass i lavori qui presentati risolvono la composizione dello spazio interno di un monolocale attraverso un unico gesto progettuale.
Spazio sotterraneo I4-I5-I6
OfficinaABABO
Triennio di Design del prodotto, a cura di Chiara Cibin
Sara Annese, Laura Atzori, Clarissa Bonfiglioli, Stefano Brusa, Giorgia Carafa, Kexin Chen, Giacomo Codeluppi, Noemi Corsetti, Bernardo Costa, Eleonora D’Ambros, Irene Davalle, Fabiana Esposito, Francesca Evangelisti, Alex Galletti, Elena Gasparri, Antonio Giordano, Francesco Giorgi, Ke Lin, Arianna Losi, Sara Marchini, Matilde Notari, Emilia Palumbo, Giovanni Sarchiolla, Alessia Tosi, Elena Vecchi, Zhongmou Yang
OfficinaABABO è un percorso circolare che ha collegato il corso di Product Design 3 alle esigenze di un artigianato rinnovato. La selezione dei progetti è avvenuta attraverso una votazione che ha coinvolto il Corso di Design del prodotto e i suoi docenti. L’ingegnerizzazione dei prodotti ha interfacciato gli aspiranti designer con la ditta sponsor dell’iniziativa (Mobilferro-MECO). Il corso si è trasformato in un grande studio corporativo che ha gestito, al contempo: il progetto grafico, la comunicazione integrata a una redazione interna, il progetto di allestimento dello stand, il merchandising, le divise e la logistica dove ogni studente e studentessa si è reso responsabile di un ambito e ha potuto esprimere al meglio la propria vocazione.
Aula Guidi
Video Games in ABABO: The Beginning
Biennio di Design grafico, a cura di Alessio Brusori
Lorenzo Amato, Giangxiao Ge, Tommaso Guarino, Yunfei Hu, Marco Chico Lipari, Aurora Luzzi, Giovanni Manfreda, Nurziba, Annan Qin, Simone Paolino, Simone Rossetti, Lex Tape, Siyue Wang, Xiaoxuan Zhang
I mostri escono dall’aula: prototipi horror ideati e sviluppati nell’ambito del corso, un mix di codice, arte e paura. Un assaggio dei primi passi nel mondo dello sviluppo di videogiochi.
Corridoio
Bambole
Triennio di Fashion design, a cura di Irena Zeka
Alice Barigazzi, Alessia Boni, Aurora Ni, Cristina Dalbello, Daniele Esposito, Diana Maglio, Elena Goreanu, Elena Guglielmi, Sofia Goisis, Yafei Lin
Il progetto nasce nel corso di Modellistica di Fashion Design come esercizio creativo sviluppato in assenza del laboratorio. Gli studenti hanno realizzato capi in scala 1:2, trasformando il vincolo in opportunità espressiva. Ispirati all’arte pubblica, hanno creato miniature sartoriali che interpretano sculture urbane. Ne risulta una collezione poetica e ironica, fatta di piccole “sculture da indossare”.
Aula Teatro
Somnium # Monstrum
Biennio di Scenografia del teatro dell’opera e spettacolo musicale, a cura di Natalia Antonioli e Vittoria Papaleo
Veronica Cazzato, Qiqi Chen, Bingyu Fei, Kun Hu, Xiang Li, Yuanyuan Luo, Changhong Ma, Lia Piccinini, Yumeng Qie, Zhanyu Yan, Gao Yu, Ruiying Zeng
Alcune creature dormono un sonno incantato lungo cento anni. Il progetto è ispirato al brano musicale Pavane de la Belle au bois dormant di Maurice Ravel. Workshop di trucco e maschera tenuto da Donatella Mondani.
Aula Teatro T2 e corridoi esterni
NELLA STANZA DEL MOSTRO
La galleria degli antenati (mostruosi) e Omaggio a Povere creature!
Triennio di Scenografia, a cura di Benedetta Dalai
Il secondo e il terzo anno del Triennio di scenografia, insieme alle professoresse Natalia Antonioli, Benedetta Dalai, Lucrezia Ercoli e Vittoria Papaleo, hanno lavorato agli allestimenti scenici della “Galleria degli antenati (mostruosi)” e dell’ “Omaggio a Povere Creature!". Nel centenario della nascita di Carlo Rambaldi, Maestro e pioniere dell’animatronica, tre volte Premio Oscar con Alien, King Kong, ed E.T., nonché studente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, la Scuola di scenografia ha scelto di lavorare per un intero anno accademico sul tema del Mostro.
Aula Teatro T3
Voglio un paese
Triennio di Scenografia, a cura di Nicola Bruschi e Franco Savignano
Irene Campanini, Silvia Caniglia, Gianmarco Carrozza (Conservatorio), Veronica Cazzato, Claudia Crispiatico, Giovanni Iozzia (Conservatorio), Yuan Yuan Luo, Iolanda Maria Melella, Letizia Nucci, Arianna Parisi, Lia Piccinini, Giorgia Zucca
Progetto teatrale realizzato con gli studenti della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti e con la collaborazione del Conservatorio G. B. Martini di Bologna, basato sul testo del 2013 Voglio un paese di Andreas Flourakis, poeta e drammaturgo greco contemporaneo, con la traduzione di Gilda Tentorio per Eurodram Italia.