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Oltre il soffitto di cristallo

Oltre il soffitto di cristallo

Lavorare nel mondo dello spettacolo sfidando limiti e pregiudizi

"Soffitto di cristallo" o soffitto di vetro, o anche tetto di vetro (dall'espressione inglese glass ceiling)

loc. s.le m. L’insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità di fare carriera nel campo del lavoro per categorie storicamente soggette a discriminazioni, prevalentemente di origine razziale, generazionale o di genere.

Tante, tantissime ragazze iscritte alle scuole dell'arte, ma pochissime registe, scenografe, direttrici di teatro o direttrici tecniche e, più in generale, pochissimi giovani in posizione chiave nel mondo dell'arte e dello spettacolo, cristallizzati troppo a lungo nel ruolo di "giovane promessa".

Il ciclo di incontri, a cura della prof.ssa Benedetta Dalai e del prof. Nicola Bruschi, vedrà la partecipazione di professionisti dello spettacolo affermati e rappresentativi che porteranno in Accademia la preziosa testimonianza del loro percorso artistico e lavorativo in controtendenza, appunto oltre il soffitto di cristallo.

Incontro con Luca Baracchini

27 marzo - H 14.00 

Aula T3

Regista di opera lirica che con la sua innovativa "Traviata" progetto vincitore di concorso per Operalombardia, ha diviso il mondo del melodramma e fatto riflettere il pubblico del circuito dei teatri lirici lombardi e delle Marche. Collabora fin da giovanissimo con importanti registi come Hugo De Ana, Davide Livermore, Andrea Cigni, Giorgio Gallione, Filippo Crivelli, Andrea De Rosa, nei principali teatri lirici italiani ed esteri.

Incontro con Manuela Gasperoni

15 maggio - H 14.00

Aula T3

Architetta e scenografa, è il Responsabile degli Allestimenti scenici del Teatro Comunale di Bologna e del Rossini Opera Festival di Pesaro.
Come assistente alle scene del M.° Pier’Alli e come scenografa ha lavorato nei teatri più importanti di Italia e all'estero, partecipando a produzioni che restano nella storia del teatro dell'opera, come la Tetralogia wagneriana al Teatro Comunale di Bologna, Lucia di Lammermoor, Mefistofele, Beatrice di Tenda alla Scala, Simon Boccanegra a Venezia, Genova e Varsavia, l'inaugurazione del Teatro Reina Sofia a Valencia con Fidelio e tante altre produzioni anche con differenti registi e scenografi.
Per lavoro ha girato il mondo, avendo l'opportunità di conoscere i team tecnici di tutti i tipi e di tutte le nazionalità, formando ed arricchendo la sua professionalità relativa al palco. Il Teatro Comunale di Bologna le ha offerto dal 2001 l'opportunità di collaborare con l'ufficio degli Allestimenti scenici di cui in seguito è divenuta il Direttore.