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Alla luce della professione

Alla luce della professione

Ciclo di incontri

La professionalità è difficile da definire, benché sempre richiesta a garanzia di un progetto di design. Un piccolo ciclo di incontri individua alcuni punti chiave e riflessioni attuali nel panorama del pensiero critico di oggi: l’attenzione alla progettualità per tutti e la relazione tra genere e impegno professionale sono possibili sguardi per fare luce intorno al mestiere del designer.
A cura delle docenti e dei docenti: Cecilia Bione, Carlo Branzaglia, Chiara Cibin e Marinella Paderni

Primo incontro
12 maggio h 15.00

Narrativi tridimensionali
Una pratica di riflessione sugli oggetti quotidiani 
con Cruz Rodrigues 

Il 12 maggio alle ore 15.00  l’Aula Magna dell’Accademia ospiterà il designer e docente António da Cruz Rodrigues che introdurrà il modello “Narrativi Tridimensionali”, una pratica di riflessione sugli oggetti quotidiani. Questa pratica mira a comprendere i segni e gli oggetti che caratterizzano la nostra società, e il modo in cui essa si esprime e si traduce attraverso di essi dal punto di vista del suo Design. Il modello si presenta e si sviluppa in cinque  fasi che mirano ad una progressiva comprensione del fenomeno "oggetto", che mettono in discussione diversi ambiti di relazione e interazione tra oggetti, e tra oggetti e testi suggeriti, in un progressivo aumento di "complessità aggiuntiva".

António da Cruz Rodrigues

António da Cruz Rodrigues ha conseguito il PhD in Design presso IADE – Creative University, il Master in Industrial Design - Scuola Politecnica di Design di Milano e la laurea in Industrial Design presso IADE – Institute of Visual Arts, Design and Marketing. È direttore del Master in Design e Ricercatore presso COW – Center for Other Worlds, ULHT – Lusófona University of Humanities and Technologies, ed è  Fondatore, CEO e direttore creativo di Modus Design, Portogallo. Come  Artista-fotografo, porta avanti una ricerca sulle immagini come veicoli fondamentali nel funzionamento delle società.

Secondo incontro 
15 maggio h 15.00

Design for all
Un’ introduzione
con Pete Kercher

Durante il secondo incontro previsto per il 15 maggio alle 15.00 si potrà assistere al racconto del design inclusivo da parte di uno dei suoi più autorevoli rappresentanti a livello internazionale: Pete Kercher
Verrà illustrato come il design possa abilitare tutti alla fruizione di beni e servizi usando le differenze per trovare situazioni innovative a quelle che vengono definite abitualmente disabilità, per rendere possibile il benessere di chi ne soffre, in maniera temporanea o permanente, a livello fisico, cognitivo o culturale e migliorando anche il benessere di tutti. 

Pete Kercher

Residente in Italia dal 1978, dove opera nel mondo del progetto e della comunicazione con il suo studio KSDC, Pete Kercher, presiede, modera e tiene conferenze, seminari e workshop  in Europa e nel resto del mondo, proponendo il ruolo innovativo del design e l’inclusione anche in campo economico. Agisce da consulente in progetti internazionali e collabora con governi regionali e nazionali e con la DG Cultura della Commissione Europea per le questioni della diversità umana, dell’inclusione sociale e del design. È socio fondatore di EIDD – Design for All Europe nel 1993 e Presidente 2003-2007, costruendone la credibilità accademica con la redazione della  Dichiarazione di Stoccolma dell’EIDD© nel 2004 e lanciando un ciclo di conferenze internazionali per discutere le macrotematiche delle aree in cui il design può fare una vera differenza: Culture for All, Work for All, Tourism for All e Cities for All. Dal 2007 è Ambasciatore EIDD. A Vilnius, nel 2009, crea il primo evento nel campo del design per una Capitale Europea della Cultura (Conferenza e workshop “Culture for All”), un impegno che continua con Tallinn 2011, Rijeka 2020 e Kaunas 2022. 


Terzo appuntamento 
23 maggio h 15.00

Design al femminile
con Anty Pansera 

Anty Pansera, premio Compasso d'Oro alla carriera 2020, teorica di riferimento internazionale del design italiano, curatrice e autrice di numerosi saggi, parlerà della professione femminile della designer ieri e oggi. Lunga e piena di insidie l'affermazione delle figure femminili all'interno della cultura del progetto italiana: a partire dalle artiste/artiere che si sono messe in scena - sottovoce - negli anni Venti/Trenta alle prime Biennali/Triennali di Monza e Milano. Significativa e dimenticato anche il ruolo delle donne al Bauhaus, solo "sulla carta" aperto al "gentil sesso". Un percorso che nel secondo dopoguerra ha visto un fiume montante che oggi si sta gradualmente inaridendo.

Anty Pansera

Storico e critico del design, dalla formazione umanistica, si muove da sempre con impegno “militante” dalle arti decorative/applicate, al disegno industriale, impegnata nella docenza e nelle problematiche della formazione. Numerosissimi i suoi saggi/mostre/consegni su questi temi. Co-fondatrice nel 2010 e presidente dell’Associazione DcomeDesign, attenta alle tematiche/problematiche della progettualità al femminile, ha dedicato convegni/mostre/saggi a questi temi, con tagli differenti e ha dato alle stampe lo scorso anno “Bauhaus al femminile” (Nomos ed.) e uscirà entro l’anno “Athena” (le presenze femminili alle Biennali/Triennali di Monza- Milano, 1923-1940), con Mariateresa Chirico (Nomos ed). Nel 2020 ADI, Associazione per il Disegno Industriale, ha premiato Anty Pansera con il Compasso d’Oro alla Carriera, dal 1954 il più autorevole premio di design in ambito internazionale ed è socia onoraria dell’Associazione degli Storici del Design Italiani.
www.antypansera.it