Accademia di Belle Arti Bologna
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Gabinetto dei disegni e delle stampe

Responsabile: prof.ssa E. Frattarolo

Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe dell’Accademia di Belle Arti di Bologna è parte del suo Fondo Storico ed è composto di tre nuclei:

1) la raccolta riconducibile ai grandi filoni delle Scuole di Architettura, Ornato, Elementi di figura, Incisione

2) i disegni, le incisioni e i manoscritti di Antonio Basoli (Castelguelfo 1774-Bologna 1848)

3) la raccolta di disegni contemporanei.

Le opere delle “Scuole”

di Liliana Pagani

Incluso in un programma di studio e di restauro di materiali cartacei portato avanti anche in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici di Bologna, il lavoro di ricognizione e riordino dei grafici del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe è iniziato nel Dicembre 2002 e si è protratto per circa tre anni, condotto da chi scrive in stretta relazione con la Responsabile del Gabinetto prof.ssa Eleonora Frattarolo. Sulla scorta delle precedenti classificazioni si è ribadito il carattere scolastico della raccolta, di fare cioè sempre riferimento e di ricondurre le opere non ancora collocate e variamente sparse ai grandi filoni delle Scuole di Architettura, Ornato, Elementi di Figura, Incisione. Il lavoro è cominciato visionando e collocando le opere del Premio Marsili Aldrovandi di Architettura e di seguito alcuni elaborati della scuola di Ferdinando Galli Bibbiena (Scandellara, Carboni), pregevoli documenti del suo culto per il disegno architettonico e gli studi prospettici. Contrapposto alla tradizione barocca bolognese, il nuovo gusto, volto allo studio della classicità e dei suoi interpreti cinquecenteschi, si afferma anche negli elaborati architettonici custoditi nei due album del Premio Fiori (1782-1803) opere degli allievi di Angelo Venturoli e Francesco Tadolini. Distribuiti durante tutto l’Ottocento, i premi Curlandesi di Architettura consentono la visione di lavori di più Scuole (proff. Fortunato Lodi e Tito Azzolini) e di vari professionisti, tra cui Attilio Muggia. Alcuni di essi, realizzati su fogli di grande dimensione e di mediocre qualità (altra cosa le carte settecentesche!) hanno beneficiato di un pronto restauro effettuato presso il laboratorio di restauro della carta dell’Accademia (Corso di Restauro). Una trentina di disegni ragguagliano sugli studi, condotti a Roma per l’Alunnato, di allievi di Giovan Antonio Antolini ed Ercole Gasparini. Terminata la disamina dei Premi e del Concorso per l’Alunnato, restavano da collocare i lavori di importanti artisti presenti a vario titolo (ad esempio Leopoldo Pollach). Essi sono stati raggruppati, a seconda delle motivazioni e dell’oggetto, sotto le voci:Saggi e Concorsi, Progetti e Rilievi, Autori. Per l’Ornato, quasi tutte le opere appartengono alla raccolta dei Premi Curlandesi e di Assiduità dell’Ottocento; la maggior parte di esse sono realizzazioni degli allievi che Antonio Basoli formò nel corso del suo lungo insegnamento. Particolarmente importanti sono i disegni di un album di grande interesse, una raccolta di opere d’Ornato di artisti bolognesi dei secc.  XVII e XVIII. Come per l’Architettura, nel ‘700, i premi Marsili Aldrovandi e Fiori documentano l’operato della Suola di Elementi di Figura, che ebbe tra i suoi frequentatori Ercole Lelli, i Gandolfi, Felice Giani…Caso unico, tra i Premi Fiori di Figura, nel 1791, compare per due volte Mauro Gandolfi, figlio ed allievo di Gaetano, che si dedicherà con esiti eccelsi all’incisione. Nell’Accademia napoleonica, ai soppressi premi clementini successero quelli di Assiduità, la cui assegnazione è attestata per circa trent’anni (1804-1836) dai lavori degli scolari di Giovan Battista Frulli, in parte anonimi. Dalla metà dell’Ottocento in poi le prove delle attività accademiche diminuiscono sensibilmente; i Premi Curlandesi di Architettura ed Ornato sono ancora presenti ma in numero sempre minore. La raccolta di stampe è stata composta separando i Premi Curlandesi d’Incisione (opere di Francesco Rosaspina, Gaetano Guadagnini e loro allievi, nonché di studenti, in particolare scenografi, che si formarono alla Scuola di Basoli e di Francesco Cocchi) dai grafici che l’Accademia ha acquisito nel tempo per dotare i suoi corsi di modelli autorevoli; raggruppati per soggetto sono collocati come riproduzioni di Architettura, Pittura, Ornato etc. Gli studenti potevano consultare le incisioni che Ferdinando Albertolli fece di alcune opere del Sammicheli; le vedute di Roma di Antonio Capellan e di Giovanni Volpato, incisori provenienti dalla scuola veneziana di Giuseppe Wagner, e, per gli allievi più interessati agli aspetti tecnici, che frequentavano anche il corso di perito architetto presso l’Istituto delle Scienze, l’opera voluta da Benedetto XIV, il rilievo del Tevere, degli ingegneri Bernardo Gambarini ed Andrea Chiesa, con la parziale collaborazione del giovane Piranesi. Le riproduzioni, anzi le interpretazioni, dei dipinti proponevano classici come le incisioni di Vorsterman e di Bolswert da Rubens, di Audran da Raffaello, di Morin da Champaigne. Una sezione dedicata al ritratto ne offriva esempi dal tipo più semplice, all’elaborato, splendido, che Wortman sculpit da un dipinto ad vivum della Zarina Anna per mano di Luigi Caravaque. Discepoli del Rosaspina coadiuvarono il Maestro nella riproduzione di dipinti conservati nella Pinacoteca dell’Accademia, raccolte in un libro con testo; un album certamente molto consultato fu il magnifico Tapisseries du Roy di Le Brun e Le Clerc. Infine, le stampe “…che io già lo condussi a vedere alla biblioteca dell’Istituto né libri del Piranesi”, i quattro album cui si riferisce l’Algarotti scrivendo di Mauro Tesi (presente nella raccolta con una facciata e pianta di chiesa  del 1749); vero libro di culto per generazioni di artisti è stato Vasi e Candelabri Antichi, definito “grammatica dello stile Impero”.

Il Fondo “Antonio Basoli”

Nel 1857 l’Accademia acquistò da Francesco Basoli, fratello di Antonio, centoquattro tra volumi e cartelle contenenti oltre diecimila disegni, ventiquattro raccolte di stampe, ventotto raccolte di manoscritti, che compongono oggi il Fondo “Antonio Basoli”. Un magazzino di forme e di pensieri che l’Artista di Castelguelfo aveva conservato nel suo studio-abitazione di Borgo della Paglia (l’attuale via delle Belle Arti) serbandole dalla prima giovinezza fino alla fine della vita. A Basoli, che fu ornatista, scenografo, pittore di paesaggio, l’Accademia di Belle Arti, in cui fu prima allievo e poi Professore di Ornato, dedicò, nel 2008, la prima mostra ricognizione sulla sua poliedrica attività creativa (F. Farneti, E. Frattarolo ( a cura di), Antonio Basoli Ornatista, Scenografo, Pittore di paesaggio. Il viaggiatore che resta a casa, Bologna 2008).

La raccolta di disegni contemporanei

Nel 2009 il Direttore dell’Accademia Mauro Mazzali e la Responsabile del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe Eleonora Frattarolo concordano sulla necessità di aprire il Gabinetto dei Disegni ad opere contemporanee. Ne consegue la raccolta di un primo nucleo di disegni, ed una mostra (Eleonora Frattarolo ( a cura di), Lascia un segno, Bologna 2012, sezione disegno digitale a cura di Piero Deggiovanni), allestita nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Esposti, disegni su carta, su lamiera, su tessuto, su stampa fotografica, donati all’Accademia da artisti che vi hanno insegnato, o che vi insegnano, o che vi sono stati allievi. Attualmente la sezione del disegno contemporaneo del Gabinetto comprende opere di: P. Mandelli, G. Nanni, M. C. Occari, L. Ceschin, C. Storti Gajani, C. Leoni, Q. Ghermandi, P. Cuniberti, L. Cremonini, C. Pozzati, B. Raspanti, M. Bottarelli, G. Pompili, G. Scardovi, C. Rosi, D. Difilippo, M. Brattella, C. Fava, P. Lenzini, G. Cavallini, D. Chiarini, M. Mazzali, D. Benati, G. Mantovani, B. Ceciliato, B. Benuzzi, L. Bagnoli, R. Novali, P. Bernardoni, L. Leonotti, E. Mattioli, A. Violetta, O. Galliani, C. Mauro, D. Comani, M. Pulini, B. Giorgis, P. Agatensi, L. Caccioni, O. Monaco, V. Vinci, I. Ciardi, M. Fabbri, D. Manto, D. Gullotta, L. Lanzi, N. Samorì, Sissi, D. Grenci, P. Pastore, C. Sabiucciu, L. Baldassari, E. D’Elia. E video con disegni digitali di: BLU, Ericailcane, Fantasmagramma, Elisa Laraia, Dacia Manto, Luciano Maggiore, Massimo Vicentini, Diego Zuelli.

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